sabato 17 agosto 2013

Nonsense#365

Un secolo fa, circa, un monaco del seicento mi insegnò a vivere con queste convinzioni:
La fine di un amore equivale alla coda del coccodrillo. La fine di una lezione equivale alla coda della lucertola. La fine di un romanzo equivale alla coda dei capelli. La fine di una strada equivale alla coda del treno. La fine di un discorso equivale alla coda in autostrada. La fine del giorno equivale alla coda di cavallo. La fine di un viaggio equivale alla coda di rospo. La fine delle parole equivale a: Gulp! Crash! Bang! Beng! Sbeng! Splash! Smack! Frush! Ding! Dong! Deng! Crack! Burp! Prot! Flash! Bip! Roar! Wrom! Klang! I-Fix-tcen-tcen! Splat! Gong! Boom! Brat! Ka-boom! Zip! Drin! Blin! Clap! Ronf! Sigh! Shhh! Zac! Squit! Mumble! Wham! Pak! Pwam! THE END!

venerdì 16 agosto 2013

Nonsense#364

Benvenuti al Nido della Scala dei Letarghi. Sostare sui rifiuti del camino è un dovere. Trovare l'uscita è un piacere. Perciò aiuta anche tu a mantenere asciutto l'ambiente, così chi berrà dopo di te ti regalerà una canzone.

giovedì 15 agosto 2013

Nonsense#363

Mezza età in mezzo all'estate, con uno scarto dispari pari agli anni maggiori, equivale ad una vita intera suddivisa in quattro stagioni. Per questo motivo ho solo voglia di mangiare una pizza alle 21:10, mentre mia madre mi manda un sms alle 21:14. E niente più. Altro che vita intera. A fette, già tagliata e con olio piccante, possibilmente. 

mercoledì 14 agosto 2013

Nonsense#362

C'era una volta, ed era bella. Era bello andarsene felici come i colpi dei cannoni, che anche se eravamo contro le droghe, perché c'era vento a favore, trovavamo ugualmente le vie d'uscita, senza disfare troppo i nostri letti, mai finiti, ma lasciati a metà perché poco interessanti. Era bello sentire la forte pressione dei filtri nelle orecchie di chi urlava come un pazzo, che ci facevano percepire i tiri sui fogli molto più pesanti del solito. Era bello sentire le acque bollenti, rotte sotto il letto del fiume, doppio, mentre correva verso il cemento orizzontale che copriva la discarica, ormai esaurita. Qualcuno diceva alle ventuno, qualcuno alle ventitré; ma nessuno si sarebbe mai immaginato che sarebbe stato bello anche allontanarsi dall'ingresso prima di entrarci. "Scusa posso appendermi?", urlava qualcuno, "Prego, non abbiamo aumentato i prezzi." Era bello perché era sempre così che cominciava la festa, tra la puzza delle canzoni randage e le note stonate di uno smathphone. Era bello bruciare i fili di nylon appesi nel cielo e indossare sempre mutande di viscosa; era bello contare le ore da sotto gli occhiali da sole. Una volta c'era. Ora era bello.

martedì 13 agosto 2013

Nonsense#361

Sempre parlando di parole, vi spiego come due parole simili tra loro, accostandole, potrebbero avere un doppio significato, se fossero, ad esempio, una sola parola ambivalente. Infatti, se la prima parola possiede l'accento sull'ultima sillaba, la seconda avrà l'accento sulla penultima, in quanto simili, e il significato perderebbe valore solo se pronunciate una dopo l'altra. Parole simili accostate si trovano ad esempio nei libri, mentre gli accenti possono essere recuperati dalla voce di qualcuno; certo, qualcuno che di grammatica se ne intende. La grammatica non è un'opinione, pertanto le sue leggi valgono in molti ambiti. Alcuni professori di università sostengono che accostare due parole simili tra loro sia un'ottima modalità di scrittura, nonché una prova di oralità molto efficace e, non a caso, agli esami ci vanno sempre gli studenti. C'è anche chi non permette l'uso di due parole simili accostate tra loro, ad esempio le persone che non passano un esame con facilità oppure per errore di qualcuno, sarebbe pertanto opportuno insegnare loro, se vogliono veramente imparare qualcosa a proposito dei significati ambivalenti, che non tutti gli accenti sono uguali, così come i significati stessi delle parole accostate sui loro libri di studio.

lunedì 12 agosto 2013

Nonsense#360

Il sonno scompare all'interno di una casa decente, ma non ti toglie la paura degli orgasmi. Perché? Perché la vita è cattiva. Perché? Chi lo sa? Perché? Chi lo sa? Perché? 

domenica 11 agosto 2013

Nonsense#359

Allora, sentite. Una volta arrivati sul Passo della Vipera Roccia, secondo me vi converrebbe svoltare a sinistra, verso la pasticceria scontata. Da lì andrete, tutti uniti in due tempi, verso la spiaggia illuminata dai punti esclamativi. Se non c'è, non preoccupatevi in gruppo. Dopo circa ventiquattro ore ci ritroveremo nello stesso punto di partenza, che è qui, possibilmente con un antidoto in tasca. Le strade saranno bloccate dall'alto, con reti di ogni tipo, perciò arrivate prima di tutti gli altri, tutti quelli che non verranno in tenda, dico. Se vi ferite, un semplice "ciao ciao" mi farà capire come rimandare la festa. Dai. Ok. Super. Ciao. Grazie. Elisa.

sabato 10 agosto 2013

Nonsense#358

Non ha senso questo silenzio. Senza un po' di assenzio non posso più darti il mio consenso, penso. Guancia a guancia, orecchio a orecchio e bocca a bocca; ti concedo questa condizione solo se starai in silenzio e se mi darai dell'assenzio. Giuro che ti darò il mio consenso, con automatico e silenzioso tuo assenso. L'ho già detto, è vero, ma finché ti sento parlare non posso smettere di guardare la tua guancia e ascoltare il tuo orecchio senza aprire la mia bocca. Il silenzio è come l'assenzio. E il consenso, adesso, non ha più senso. Perciò.

venerdì 9 agosto 2013

Nonsense#357

Molte persone religiose credono che il coniglio azzurro sia un animale non molto protetto, proprio perché è fatto di paglia, molto freddoloso e più obbediente di un peluche vinto alla pesca della Festa dell'Albicocca, durante un gioco a squadre; altri invece lo considerano una specie di specie protetta e poco ortodossa, sempre attenta al confronto tra cani e gatti, simili a loro. In realtà il coniglio azzurro è un animale molto intelligente, quando vuole, ed è anche curioso e pieno di peli. Sicuramente non è adatto ai palchi o ai circhi, a meno che non ci siano intercapedini abbastanza larghe nelle quali nascondersi. Ci sono molti conigli azzurri che ringhiano e mordono, ma solo se non riescono a passare negli spazi preposti. In molti casi, comunque, i conigli azzurri aggressivi si calmano dopo la cena. Tutto ciò per dirvi che non sono dei pupazzi, nonostante l'imbottitura vegetale, ma che anche loro hanno una doppia personalità e che io ne ho visto uno oggi nel bosco dell'albergo.

giovedì 8 agosto 2013

Nonsense#356

Smettere di mangiare riduce il rischio di contravvenzioni stradali per eccesso di burocrazia.